
Notizie Dieta mediterranea 'salva-memoria', per cervello sempre giovane Una bella insalata condita con olio extravergine d'oliva, un po' di vino rosso, qualche noce o nocciola e un bel caffe'. E' questa la ricetta tutta mediterranea per avere un cervello sempre giovane e in forma, stando ai risultati di uno studio spagnolo su anziani ad alto rischio cardiovascolare: la dieta mediterranea e soprattutto alcuni alimenti che la caratterizzano sono infatti in grado di ridurre il rischio di deficit cognitivi e Alzheimer, migliorando memoria e capacita' cerebrali. Lo segnalano i geriatri della Societa' Italiana di Gerontologia e Geriatria SIGGsecondo cui gli antiossidanti e soprattutto i polifenoli contenuti in olio, vino, caffe' e noci sono gli alleati piu' preziosi per mantenere il cervello sano molto a lungo. Grazie a una prevenzione basata sulla dieta, spiegano gli esperti, si potrebbero ridurre gli enormi costi correlati all'Alzheimer, che nel nostro Paese riguarda oltre il 3. Lo studio Predimed PREvencion con DIeta MEDiterraneaappena pubblicato sul ''Journal Alzheimer Deseases'' e' stato condotto da ricercatori spagnoli dell'universita' di Barcellona su circa uomini e donne fra i 55 e gli 80 anni, tutti ad alto rischio cardiovascolare. I medici hanno valutato il profilo del genotipo di apolipoproteina E, una proteina che trasporta il colesterolo e che spesso si associa a un maggior rischio di Alzheimer; quindi hanno indagato il tipo di alimenti consumati, il livello di polifenoli nelle urine e i risultati ottenuti in test neuropsicologici di valutazione della memoria e delle capacita' cognitive.
Consta di un dispositivo impiantato in area sottoclaveare, con due o tre elettrocateteri inseriti nelcuore attraverso il sistema venoso del seno coronarico. Attualmente la CRT si è imposta come terapia aggiuntiva per pazienti selezionati con scompenso cardiaco refrattario a terapia farmacologica ottimale e dissincronia elettromeccanica. I pazienti con disfunzione cardiaco spesso presentano disturbi del congegno di accoppiamento eccitazione-contrazione di vario assetto e grado. Questi sono responsabili del progressivo aggravamento del quadro clinico. La dissincronia elettromeccanica è responsabile dei processi di rimodellamento strutturale del cuore, affinché a loro volta favoriscono un continuo deterioramento della funzione contrattile. In analogia del primo complesso, elettroindotto con arco AV breve, non si evidenzia invece rigurgito mitralico diastolico.